è il romanzo della maturità. È un libro forte, che colpisce i lettori trascinandoli in mondo dove emozioni e riflessioni rendono il racconto vivo, denso di significati. Con la sua nuova opera, lo scrittore siniscolese Augusto Secchi ha proposto qualcosa di diverso rispetto agli scritti precedenti. Sì perché Vicolo rosso racconta di storia e rabbia. Di passione e di politica alla vecchia maniera. Un viaggio nella nostalgia affidato a personaggi tosti, che ripercorrono un pezzo della storia internazionale rendendo caldo un romanzo tutto da scoprire, che di sicuro catturerà i lettori per la sua profondità e, a tratti, per la ruvidezza. Stupire e rinnovarsi, del resto, sono prerogative di Augusto Secchi, che di mestiere fa il professore alle scuole medie, ma che di pancia è uno scrittore capace di mettere la sua penna a servizio di libri d’autore e cause sociali. Chi lo conosce lo sa bene: Secchi non dà mai niente per scontato. È uno che si informa, che si arrabbia, che scava nell’essenza delle cose senza fermarsi all’involucro superficiale. I suoi romanzi nascono da un’interiorità eclettica, in continuo movimento, capace di tradurre in parole vicissitudini appassionanti. Vicolo rosso ne è la conferma. Il libro, edito da Condaghes e acquistabile in molte edicole e librerie, è molto richiesto. Augusto Secchi, vincitore del premio Gramsci con il racconto Il suo nome uguale identico, e del premio Città di Cagliari con Mi chiamo Antine e amo il mare, ancora una volta ha fatto gol. (salv.mart.)
Augusto Secchi
Vicolo Rosso
Edizioni Condaghes
176 pp, 15 euro