La scelta non è stata facile perché ho scoperto una rosa corposa di donne che hanno lasciato un’impronta davvero fondamentale non solo per la propria nazione ma per la Terra intera. Alla fine, sotto suggerimento di una mia amica turca, ho scelto Türkan Saylan, un medico che ha contribuito, con i suoi studi e le sue ricerche, alla scoperta del vaccino anti-lebbra.
Türkan Saylan (13 Dicembre 1936 – 18 Maggio 2009) è stata una dottoressa specializzata in dermatologia, oltre che essere un’accademica, scrittrice, insegnate e attivista sociale. Ma il suo nome è soprattutto noto perché, grazie ai suoi studi e ricerche, si è giunti alla scoperta del vaccino anti lebbra, una piaga che, ancora in quegli anni,seminava morte, ed anche per aver fondato una delle più importanti fondazioni benefica “L’Associazione per il sostegno del vivere contemporaneo” (Çağdaş Yaşamı Destekleme Derneği, ÇYDD).
Türkan era la primogenita di Fasih Galip, uno dei primi imprenditori edili, e di Lili Mina Raiman. Sua madre era svizzera ma si convertì all’Islam e cambiò il suo nome in Leyla, dopo il matrimonio.
Frequentò la scuola elementari Kandilli, tra il 1944 e 1946. Dal 1946 al 1953, Türkan frequentò la scuola superiore per ragazze, sempre Kandilli, fino a laurearsi in medicina nel 1963. Poco dopo cominciò a lavorare come medico nel dipartimento di dermatologia e malattie veneree.
Nel 1957 si sposò ed ebbe due figli, e 4 nipoti.
La ricerca di una cura contro la Lebbra
Lavorò anche presso l’Ospedale di Nişantaşi (Istanbul). Nel 1976, cominciò ad interessarsi agli studi sulla lebbra e fondò la Fight Against Lepra Association and Foundation (l’Associazione e Fondazione contro la Lebbra). Si dedicò anima e corpo alla ricerca di una cura contro questa terribile malattia infettiva e cronica, che ancora oggi in alcune parti del mondo è diffusa. Ed è stato anche e soprattutto grazie alle sue ricerche meticolose se si è riusciti infine a scoprire un vaccino contro questa malattia.
Ma oltre a dedicare la sua vita allo studio di una cura contro la lebbra, la Saylan lavorò per diversi anni in zone rurali della Turchia, con risorse molto limitate. Ma questa fu per lei un’esperienza talmente forte da spingerla a tentare di provvedere all’educazione dei bambini poveri.
Laicista convinta, fu inserita in un elenco di sorveglianza redatto dal pubblico ministero che indagava sulle accuse secondo le quali dei cospiratori stavano pianificando un colpo militare contro il governo allora vigente. Un’incursione della polizia sia nella sua casa che nel suo ufficio indignò molti critici del governo. Dopo il raid della polizia, durante il quale sia i documenti privati che professionali della dottoressa furono confiscati, la Saylan apparve in televisione, per ribadire che la sua fondazione non sosteneva né uno stato islamico né un colpo di stato. «Abbiamo bisogno di valori democratici e contemporanei per governare. Per questo siamo pronti a lottare per questa causa per tutto il tempo necessario», sostenne più volte.
Denunciò anche le disuguaglianze sessuali spesso associate alla visione mondiale del partito governante. Prese parte anche alla fondazione del laboratorio di Patologia Dermatologica, a quello della Sindrome di Behcet, nonché ai Policlinici per le malattie trasmesse sessualmente. Lavorò come volontaria presso l’ospedale per i malati di lebbra per circa 21 anni, tra il 1981 e il 2002.
Nel 1986 vinse il premio International Gandhi Award, in India. Lavorò come consulente sulla lebbra presso The World Health Organization (Organizzazione Mondiale della Sanità) fino al 2006.
Una donna tante figlia
Negli ultimi anni della sua vita inoltre, la Saylan si dedicò all’educazione delle ragazze nelle parti più povere della nazione, dove i costumi locali costringevano molte ragazzine a sposarsi e ad avere figli poco più che dodicenni. Grazie a lei e alla sua associazione, circa 58.000 studenti hanno potuto usufruire di borse di studio per proseguire la loro istruzione. Durante il suo funerale, venne letta una lettera che lei aveva scritto per le tante bambine e ragazze della Turchia che lei considerava come figlie. Un passo toccante della lettera recitava così:«[…]Tu, mia cara figlia, smettila di chiederti “ Perché sono nata donna?” e mira ad essere il meglio che puoi».
La Saylan morì il 18 maggio del 2009, a causa di un cancro al petto del quale soffriva da quasi 20 anni. Al suo funerale parteciparono migliaia di persone e suoi sostenitori, invadendo le strade di Istanbul. Curiosamente, il giorno del suo funerale coincideva con la Giornata dello Sport e della Gioventù, festa nazionale molto sentita in Turchia.
Questa donna turca straordinaria, infaticabile, determinata e forte, oltre al suo fondamentale contributo per la scoperta del vaccino anti lebbra, ha lasciato anche una profonda impronta per l’emancipazione e il rispetto di tutte le donne ,non solo quelle turche. E, a mio avviso, di donne come lei il mondo dovrebbe più spesso ricordarsi e portare come esempio di civiltà e sviluppo sociale.
English version
After introducing the first Turkish pilot woman, in my last article, I wanted to continue my research of other important women who gave their contribution for the development and progress of Turkey, this wonderful nation, and also debunk the myth of a nation too much closed, chauvinist and dangerous.
It has not been simple to choose one among them, because I found out many women who gave a very important contribution not only for their own nation but for all the world. In the end, thanks to the suggestion of one of my Turkish friend, I chose Türkan Saylan, a famale doctor who contributed – thanks to her research – to discover the leprosy vaccine.
Türkan Saylan ( 13 December 1936 -18 May 2009) was been a doctor with dermatology specialization, in addition to be an academic, writer, teacher and social actvist. But she is famous above all because thanks to her studies and reseach, it has been possible to find a leprosy treatment, a plague that, also nowadays, cause the death of many people, and also because she founded one of the most important charitable foundation called “Association for the Support of Contemporary Living” (Çağdaş Yaşamı Destekleme Derneği, ÇYDD).
Türkan was the eldest daughter of Fasih Galip, one of the first builders, and Lili Mina Raiman. Her mother was Swiss but she converted to Islam and changed her name in Leyla, after the marriage.
Türkan attended the Kandilli primary school, among 1944 and 1946. From 1946 to 1953, she attended the Kandilli high school, for girls, and then she graduated Medical Science in 1963.
Then she started to work as doctor in the Department of Dermatological and Venereal Illnesses. In 1957 she get married and had two children and later four grandchildren.
The research and the fight against leprosy
She worked at the Nişantaşi Hospital (in Istanbul). In 1976, she started to be interested with leprosy studies and she founded the Fight Against Lepra Association and Foundation. She devoted herself to this research, still spread in some part of the world nowadays.
But beyond to devote her life studying and fighting leprosy, Dr. Saylan worked, for several years, in some rural areas of Turkey, with scarse resources. But this experience was very strong and important for he to lead her to try to provide for the education for poor children.
Staunch secularist, she was put on a watch list compiled by public prosecutors looking into allegations that conspirators were planning a military coup against government in force.
A police raid both on her home and her office, outraged many critics of the government, and in which both private and professional documents were confiscated.
After the raid, Dr. Saylan appeared on television, looking weak but insisting that her association favored neither an Islamic state nor a military coup. ”We want democracy and contemporary values to rule. Therefore, we are ready to fight for this cause as long as it takes.” She often affirmed. She also denounced the sexual inequality often associated with the world view of the governing party.
She took part in foundation of the Laboratory of Derma pathology, Behcet’s Disease and Policlinics of Sexually Transmitted Diseases. She has worked as the voluntary head physician in Istanbul Lepra Hospital for 21 years, between 1981 and 2002.
On 1986 she won the Intenational Gandhi Award, in India. She worked. as leprosy advisor at the The World Health Organization, until 2006.
A woman, many daughters
In her later years, Dr. Saylan dedicated herself to the education of young girls in rural parts of the country, where local customs force many to marry and have children when they are as young as 12. The education association has given grants and scholarships to at least 58,000 students since its establishment.
Dr. Saylan wrote a letter to the girls of Turkey, which was read at her funeral. ”[…]You, my dear daughter,” it said in part, ”stop asking yourself, ‘Why am I born a girl?’ and aim at becoming the best you can be.” Was one of the most touching of her letter Dr. Saylan dead on 18 May 2009 because of a breasr cancer which she had for about 20 years Thousands of people and her supporters filled the streets of Istanbul and joined her funeral. Curiously, the day of her funeral coincided with Youth and Sports Day, a national holiday.
This extraordinary, undefatigable and resolute Turkish woman, beyond to give her important contribution for the discover of the leprosy cure, she left also a deep mark for the emancipation and respect for all the women, not only the Turkish ones. and, in my opinion, the world should often mention about women like her and bring them as an important example of civilization and social development.