Pamukkale, che in turco significa ”castello di cotone” (da pamuk,cotone, e kale, castello), si trova nella Turchia occidentale, precisamente nella provincia di Denizli, proprio nella parte interna del fiume Menandro.
È una delle mete turistiche piú gettonate per via delle famose acque termali. Infatti, ha una particolare costituzione calcarea formatasi in millenni, grazie alla sedimentazione delle acque termali.
È grazie a questa particolare formazione calcarea che la cittá ha questo nome.
Esse sono il risultato di una peculiare composizione di minerali che via via si sono dissolti nelle acque termali che, evaporando, hanno originato una serie di strutture stratificate, quasi a forma di terrazza di colore quasi bianchissimo.
Queste meravigliose terrazze calcaree offrono uno spettacolo naturale mozzafiato, oltre ai benifici salutari. Originariamente, le terrazze erano di libero accesso;oggi, a causa dell’enorme flusso turistico, l’ingresso è sotto la tutela di un’organizzazione statale che regola il numero di visitatori al giorno.
Appena entrati nell’area termale, ci si trova di fronte ad una collina formata da tante piscine naturali che s
i trovano all’interno di queste terrazze di calcare bianchissime, dove il visitatore puó immergersi, rilassarsi e godere dei benefici di queste acque curative che sgorgano ad una temperature che oscilla intorno ai 35°C.
Per preservare l’originale formazione calcarea, è severamente vietato camminare con le scarpe.
Infatti l’intera area è sorvegliata da guardie ben attente a far rispettare le regole del parco; tuttavia bisogna far molta attenzione a non scivolare sulle superfici lisce e levigate dall’acqua.
Sebbene durante il giorno, lo spettacolo che si presenta sia suggestivo, queste piscine andrebbero visitate anche verso sera, quando c’è meno gente e i colori del tramonto offronto una vista suggestiva e incantevole.
Poi, oltre all’acqua curativa, nelle terme di Pamukkale ci sono anche i fanghi, che si formano sul fondo delle piscine. Grazie alla loro particolare composizione, i fanghi sono fortemente consigliati per diversi disturbi della circolazione.
Hierapolis: un piccolo gioiello archeologico
Ma Pamukkale è affascinante anche dal punto di vista archeologico. Infatti all’interno della sua area, Pamukkale “ospita” – se cosí possiamo dire – l’antica cittá di Hierapolis, un centro termale risalente al periodo ellenistico-romano, tuttora in ottime condizioni.
Hierapolis sorge sulla cima della collina calcarea da cui è possibile vedere una serie di edifici antichi ancora in ottime condizioni.
La cittá fu fondata dal re ellenico Eumene II intorno al 190 a.C., come centro religioso e termale e fu fiorente per tutto il periodo romano, sia dal punto di vista economico sia culturale.
A causa di frequenti e devastanti terremoti, la cittá fu abbandonata intorno al 1300, poiché gli abitanti non si sentivano piú al sicuro, e rimase nell’oblio fino alla fine dell’Ottocento, quando degli scavi archeologici la riportarono alla luce.
Oggi è uno dei siti archeologici piú importanti della Turchia e protetto dall’Unesco.
È possibile ammirare lo spettacolare teatro, risalente al III secolo ed ancora perfettamente conservato e con un’ottima acustica che permette chiaramente di ascoltare quanto viene detto sulla scena.
Spettacolare è anche il frontescena del teatro, ricco di decorazioni ancora ben visibili, gli ordini di colonne originali, tra i pochi esempi rimasti di architettura romana. Interessanti anche i numerosi edifici antichi che decorano la cittá o l’imponente area sacra di Apollo, dove un tempo sorgevano i templi principali di Hierapolis.
L’ingresso dell’Ade
Alla base delle fondamenta di questa struttura, durante gli scavi, gli archeologi hanno trovano l’ingresso ad un dedalo di caverne dove vi è la presenza di gas velenosi che hanno spiegato la leggenda locale secondo la quale proprio da qui si vedeva l’ingresso nel regno dell’Ade.
Sempre proseguendo il nostro tour ideale per la cittá, ci si puó soffermare ad ammirare i resti del periodo medievale, tra cui, per esempio, le rovine del Martyrion dell’Apostolo Filippo, meta di pellegrinaggio dei devoti del santo, durante il Medioevo; oppure le fondamenta di un antico e possente castello turco, ormai in rovina.
Una tappa obbligatoria, per chi vuole meglio comprendere i fasti e il successivo declino di Pamukkale, è il museo del parco archeologico, che si trova nell’aria dove un tempo vi erano le terme romane e dove sono conservati reperti rari ritrovati in oltre 40 anni di scavi archeologici.
Il museo è suddiviso in tre parti principali: nella prima parte è possibile ammirare una ricca collezione di sarcofaghi risalenti al periodo ellenico; la seconda parte ospita oggetti di uso quotidiano che solitamente accompagnavano le tombe della necropoli; nella terza parte del museo vi è un’ampia sala dove sono conservati frontoni e statue che decoravano i vari edifici di Hierapolis o delle cittá vicine.
Quindi Pamukkale e le rovine dell”antica Hierapolis sono veramente due luoghi che vale la pena di visitare e scoprire. consigliabile soprattutto a chi ama mete culturali e antiche, senza rinunciare al relax o al benessere del proprio corpo.