Pubblichiamo la lettera di un nostro lettore, che ci segnale questo video de Il Fatto Quotidiano. Lo ringraziamo e gli auguriamo buona fortuna.
Oggi è un giorno di sconforto, sopratutto per chi vive all’estero e ogni giorno deve difendere la sua italianità di fronte al berlusconismo imperante che sta martoriando un paese antico e, un tempo, stimato. Con Berlusconi, che ne dica il ministro degli esteri Frattini, si consuma definitivamente il senso di rispetto che si poteva avere del popolo italiano.
Accanto alle facili battute sui vizi degli italiani che da sempre ci accompagnano, oggi prevale l’incomprensione per un paese e la sua gente che non riesce a liberarsi di un personaggio volgare e grossolano, simbolo (e non causa) di una progressiva, continua e innarestabile deriva morale e culturale.
Un paese nobile, simbolo ed incarnazione dell’occidente, si sta spegnendo sotto la sola pressione di un simbolo, incomprensibile ai più al di fuori dello stivale, eppure così facile e banale da bastare per schiacciare in una sola risata duemilasettecentocinquatre anni di storia. Quello che è stato non conta più nulla di fronte a tanta pochezza.
Oggi prevale l’amarezza, lo scoramento, il senso di nausea di fronte a qualcosa di irreversibile, di fronte a qualcosa che si sta spegnendo, sta morendo e che non potrà più tornare ai suoi antichi splendori. Rimangono solo le immagini della fine, un documentario di pochi minuti che forse non avrà più eredi, perché in questo marasma non ha più senso ricordare alcunché.
Addio Italia, non ci rivedremo mai più.