Il 3 dicembre del 1948, nasceva a Birmingham John Michael Osbourne meglio noto come Ozzy Osbourne. In molti tributano a lui e ai Black Sabbath di cui era leader la paternità di quel genere musicale comunemente chiamato “heavy metal”. Ma, aldilà del suo innegabile talento come cantante, Ozzy Osbourne da sempre attira la curiosità del suo pubblico (e non) per una serie di leggende (più o meno verosimili) che circolano attorno alla sua vita. Il satanismo dichiarato e sbandierato degli esordi, l’anticonformismo incondizionato, l’atteggiamento sfrontato e ribelle l’hanno resto uno dei prototipi della rockstar moderna, ma soprattutto un interessantissimo caso mediatico. Vero o false che siano, le dicerie che circolano su di lui sono talmente bizzarre, curiose (e in molti casi macabre) che vale la pena conoscerle.
La leggenda nera di Ozzy Nel 1984 un suo fan, John McCollum (all’epoca dei fatti aveva 19 anni) si suicida sparandosi una fucilata in pieno volto. Dalle indagini emerge che McCollum al momento del tragico gesto stava ascoltando con delle cuffie un disco di Osbourne (Blizzard of Ozz). Gli inquirenti – non privi del gusto per il macabro – arrivano addirittura a precisare che il ragazzo stava ascoltando proprio la canzone Suicide Solution. L’indignazione popolare che ne segue è facilmente prevedibile. L’Institute for Bio-Acoustics Research Inc. – società specializzata nella ricerca di suoni – sostiene addirittura che, nel brano, sia contenuta una frase che spinge a suicidarsi. Per dovere di cronaca (e amore per l’assurdo) diciamo che si tratta della parte in cui Ozzy canta: «Perché provare? Perché provare? Prendi la pistola e prova! Spara! Spara! Spara!». Ozzy, tirato per i capelli, si è difeso dichiarando un po’ confusamente che il titolo della canzone faceva riferimento non a una risoluzione suicida, ma bensì a un miscuglio di sostanze mortale. Spiegò infatti di averla scritta in seguito alla morte di Bon Scott, cantante degli Ac/Dc, soffocato dal suo stesso vomito dopo aver ingurgitato un miscuglio di massicce dosi di alcool. I genitori di McCollum intentarono una causa contro Ozzy e la sua label, la Cbs. Come era prevedibile tutto finì in nulla: secondo la legislazione americana non si può essere perseguiti per una propria opera artistica. Ozzy tornò sull’argomento in successive dichiarazioni contenute nell’home video Don’t blame me. Ammise la presenza nella canzone di suoni che potevano ricordare una parola simile a “shoot”, ma registrate per caso e avulse dal contesto. Inoltre il cantante ha sempre negato di aver pronunciato le parole get the gun.
Messaggi subliminali Ozzy Osbourne condivide con molti altri gruppi rock la bizzarra diceria che nei suoi brani siano contenuti messaggi subliminali a sfondo satanico. Nella canzone Believer , per esempio, si può ascoltare la frase Watching the time go and feeling belief grow/ Rise above the obstacles che – riprodotta al contrario – diventerebbe Vuoi vivere? Credimi, per ora fai ciò che ti piace. Nulla di scandaloso, penseranno i più ingenui, o perlomeno quelli che non ricordano il famoso motto dell’occultista Aleister Crowley: Fai ciò che ti piace. E ancora in Bloodbath in Paradise possiamo sentire, ascoltando il brano al contrario, addirittura una battura tratta dalla versione americana dell’Esorcista: Tua madre succhia cazzi all’inferno.
Altre leggende e vizi meschini Prima di sposare la sua attuale moglie Sharon, Ozzy le rubò 500 dollari per comprarsi un po’ di cocaina o forse superalcolici. Non si contano i tentativi di suicidio di Ozzy cominciati, a quanto si dice, all’età di 14 anni. Pare che Ozzy fosse molto curioso di scoprire cosa ci fosse nell’aldilà. Durante il tour di Bark at the Moon nel 1984, Osbourne e Nikki Sixx dei Mötley Crüe fecero una sfida alquanto oscena. Ozzy diede l’inizio sniffando una colonna di formiche e Sixx fece lo stesso. Poi il cantante urinò a terra e leccò la sua stessa urina, vincendo la sfida con il leader dei Mötley Crüe che decise di non andare oltre. Nel ’68 – quando i Black Sabbath ancora si chiamavano Earth – Ozzy si verniciò di porpora dalla testa ai piedi: ci vollero ore per liberarlo della vernice. Una tra le dicerie più assurde riguarda i suoi 17 gatti che, a quanto si dice, Osbourne avrebbe fucilato. Circola questa immaginifica versione della scena: la prima moglie, Thelma, lo avrebbe visto disteso sotto il pianoforte vestito di bianco, con un fucile in una mano e un coltello insanguinato nell’altra.
A morsi un pipistrello La leggenda metropolitana, forse, più famosa della sua biografia risale al 20 gennaio 1982. Durante un concerto a Des Moines (Iowa), qualcuno lanciò un pipistrello vivo sul palco: Ozzy raccolse il pipistrello pensando che si trattasse di un giocattolo di gomma e con un morso gli staccò la testa, facendo seriamente preoccupare gli astanti e ancor più la moglie Sharon, che portò immediatamente Ozzy in ospedale per la vaccinazione antirabbica. Fu data notizia che Ozzy era morto in seguito al morso del pipistrello, e furono organizzati i suoi funerali, ai quali erano presententi oltre 10.000 fan: il funerale finì in concerto. Il cadavere del pipistrello non fu mai ritrovato. Il successivo album (Speak of the Devil) ritrae in copertina il cantante con la bocca tutta insanguinata e un pipistrello nella parte superiore. Ozzy sostiene che questa vicenda sia vera, ma dello stesso parere non sono molti critici. Da questo fatto prende il titolo del tribute album dedicatogli, chiamato Bat Head Soup (minestra di testa di pipistrello). Ci fu inoltre un periodo, negli anni ottanta, in cui circolarono voci secondo cui Ozzy sarebbe morto per aver contratto la rabbia in seguito al morso del pipistrello. Agli inizi degli anni ’80 ebbe l’occasione per rifarsi: durante un incontro con i direttori dell’emittente televisiva Cbs, Ozzy staccò con un morso la testa ad una colomba che gli venne data per lanciarla in segno di pace. Di questo evento esistono anche delle immagini che ritraggono la vicenda, anche se gli scettici ritengono che la colomba fosse falsa. Si dice inoltre che in un fantomatico concerto, dopo che tre cani vivi vennero lanciati dal palco, Ozzy si sarebbe rifiutato di cantare finché non gli avessero rilanciato i cadaveri dei cani sul palco.
Satanismo vero e presunto Si dice che lui e i Black Sabbath siano stati spesso invitati a prendere parte a messe sataniche, tra cui la famosa Satan’s Night, ma non vi presero mai parte stigmatizzandola: per questo motivo il gruppo ricevette una maledizione dal capo di una setta ed è per ciò che Ozzy e gli altri membri dei Black Sabbath portano sempre, in ogni circostanza una croce di metallo al collo, che fece con le sue mani e fece immergere nell’acqua santa da un prete.
[fonte: Wikipedia]