È bene premettere a questa recensione che il romanzo del collettivo Kai Zen risulta fuori catalogo ed esaurito da tempo. Sarebbe atto di sadismo istigare un desiderio di lettura che può essere difficilmente soddisfatto. Ma nel sito dedicato al romanzo, non solo è possibile scaricarlo gratuitamente, ma è anche possibile prelevare una serie di contenuti speciali. Tutto il loro materiale letterario, d’altronde è prodotto anche in copyleft, con licenza creative commons.
Il romanzo storico ha molteplici strade, quelle del tempo, del luogo e della destrutturazione oggettiva. Attraversa le strade della finzione e quelle della ricostruzione minuziosa. Il romanzo storico è sempre un atto soggettivo, come sempre è soggettiva l’interpretazione della Storia. Ma quando la narrativa storica veste anche i panni del romanzo totale, le cose si complicano. Il romanzo totale è quasi sempre un’esperienza di letteratura militante, non è mai un’operazione fine a se stessa, che si caratterizza, oltre per gli elementi tipici della fiction, soprattutto per alcuni canoni specifici: rispetto della documentazione, interpretazione e manipolazione, a volte critica storico-politica.
Affidarsi alla realizzazione di un romanzo totale, vuol dire avere la consapevolezza della possibilità dello stravolgimento di tali canoni. E vuol dire, soprattutto, radicalizzare ancor più la visione soggettiva per metterla al servizio della Storia collettiva, attraverso la visione totale. Un’apparente contraddizione in termini, ma una contraddizione necessaria e viva, come appunto è la Storia: una contraddizione viva che gronda sangue e carne. I Kai Zen, nella Strategia dell’Ariete, estremizzano sia l’esperienza di romanzo totale, che quella di romanzo storico, e espandono la materia narrata ben oltre le pagine di questo romanzo. Una Storia che assume se stessa e procede in tutti i lati possibili, superando i vari livelli storico-narrativi contenuti e che continua nell’immaginazione dei lettori. Non a caso i Kai Zen perseguono la totalità anche attraverso l’espansione del loro essere collettivo, con progetti letterari che coinvolgono gli stessi lettori.
La Strategia dell’Ariete è però, nella sua sublime incompiutezza, anche un romanzo compiuto con una trama e un finale, con un incedere avvolgente e avvincente. I piani di lettura sono molti e anche il più semplice è salvaguardato. Ed il facile, anche in letteratura, è difficile a farsi: scrivere letteratura popolare, conservando tutti i migliori elementi di tale genere, senza scadere nel cattivo gusto e farlo al massimo delle possibilità. La Strategia dell’Ariete coglie nel segno perché è tutto questo.
[fonte: Il Paradiso di Cassiel]