È forse il momento più gratificante per uno scrittore (che sia esordiente o meno, famoso oppure no), perché vede non solo realizzato il suo sogno, ma più intimamente anche ricompensati tutti i suoi sforzi e i suoi sacrifici. Bello, non c’è che dire. Però, come già ho avuto modo di dire da queste pagine, come tutti i momenti davvero belli dura un attimo o poco più. E, soprattutto, ben presto si rivela per quello che è: il preludio alla parte più complessa e impegnativa, quella della promozione.
Vale infatti ripeterlo: pubblicare un libro – anche con una casa editrice –, per quanto sembri un’impresa al di là delle umane capacità, non è poi così improbabile. Il panorama letterario italiano, pur escludendo le grandi “major”, abbonda di piccole e medie case editrici, che pubblicano solo cartaceo, solo e-book o entrambi. Ci sarebbe molto da dire, ovviamente, sulle infinite differenze tra queste tante realtà, e magari sarà materia per un altro articolo. Quello che mi preme sottolineare ora e qui, è che in fondo trovare una casa editrice disposta a puntare sul proprio scritto non è più da considerare una chimera. I motivi sono molteplici e anche in questo caso non siamo nella sede opportuna per discuterne.
La pubblicità è l’anima del commercio
Quello su cui voglio concentrarmi, invece, è sulla fase successiva alla pubblicazione, quella della promozione. E in particolare sulle tante possibilità che Internet garantisce agli autori (soprattutto esordienti) e sul modo che questi hanno di sfruttarle.
Da diversi anni, infatti, le case editrici pretendono (e mi preme sottolineare che è una visione che condivido), da parte degli autori un impegno costante e attivo nel promuoversi. E non c’è nulla di meglio della Rete per farsi conoscere, in un mondo, come quello moderno, dove siamo tutti connessi e interconnessi.
I social network sono il primo e più potente tra questi “strumenti”. Facebook (e per chi se la cava con l’inglese e ha una visione più anglofona anche Twitter) è una piattaforma ormai indispensabile per qualunque autore voglia farsi conoscere. Tanto per cominciare dà la possibilità di crearsi una propria pagina “ufficiale”, dalla quale condividere tutto ciò che ha a che fare con i propri libri. Ecco dunque che ci si può sbizzarrire pubblicando estratti, immagini, copertine, link correlati e tutto ciò che può servire per “ingolosire” i lettori, far conoscere sé e i propri testi. Avere una pagina dedicata ai propri libri o a se stessi in veste di scrittori è quasi un dovere per l’autore, paradossalmente ancor di più se è un esordiente. Quindi primo passo, se avete appena pubblicato il vostro libro, è assicurarvi di avere e di curare quotidianamente il vostro profilo pubblico sui social network. Fatelo, non ve ne pentirete.
Facebook e blog
Ma Facebook è utile anche per un altro motivo: sono infatti centinaia i gruppi sorti (è proprio il caso di dirlo), come funghi, dedicati ai libri, alla letteratura e agli scrittori. Gruppi che, chiunque abbia intenzione di farsi conoscere, farebbe bene a frequentare assiduamente. In questi luoghi virtuali infatti si discute, ci si fa conoscere, si possono condividere informazioni e brani sui propri libri e quindi, in definitiva, possono essere utili a farsi un nome.
Uscendo dalle intricate e tuttavia utilissime trame di Facebook, un gradino oltre troviamo blog e siti Internet. Anche in questo caso, la Rete va incontro alle esigenze dell’autore che abbia necessità di farsi conoscere e soprattutto di far conoscere il proprio libro. Come nel caso dei gruppi “facebookiani”, anche nel caso di blog e siti ce ne sono un’infinità dedicati ai libri e alla letteratura e non c’è quindi che l’imbarazzo della scelta. Il consiglio che mi sento di dare agli autori, dunque, soprattutto se emergenti, è di prendere contatti con gli amministratori o la redazione virtuale e concordare un articolo o una recensione sul proprio testo.
Per prima cosa è utile perché solitamente chi si prende la briga di fare un articolo su un autore sconosciuto, non ha alcun motivo per essere crudele o gentile gratuitamente. Ergo la recensione, nella maggior parte dei casi, sarà sincera e onesta e potrà servire all’autore per rendersi conto dei difetti e dei pregi del proprio libro, attraverso un parere imparziale.
In seconda battuta, però, l’articolo garantisce anche un certo livello di visibilità e conoscenza, permettendo così di far girare il proprio nome e quello del proprio testo. In ultima analisi, infine, rifacendomi a quello che dicevo poco sopra, nel mondo moderno tutto è interconnesso. Ed ecco allora che l’articolo pubblicato sul tale blog, può essere preso e condiviso sulla propria pagina Facebook, aumentandone potenzialmente la visibilità. E ancora: può essere condiviso su un gruppo dal quale gli utenti possono a loro volta riprenderlo e rilanciarlo, generando una rete di visualizzazioni virtualmente gigantesca; qualcosa che sarebbe impossibile con qualunque quotidiano cartaceo, anche il più letto e seguito.
Le potenzialità di Internet
Si spiegano così due fenomeni: l’ascesa dal nulla di autori esordienti che solo grazie al passaparola hanno venduto centinaia di migliaia di copie, e la creazione di “casi letterari” intorno a testi che, in un altro mondo e in un’altra epoca, forse sarebbero rimasti a prendere polvere in qualche scaffale di qualche sperduta libreria di provincia. Il passaparola moderno, non è più quello che si fa di bocca in bocca, da una finestra di casa all’altra, ma quello che si fa sulla Rete. E le potenzialità sono aumentate all’inverosimile, garantendo una visibilità fino a pochi anni fa soltanto sognata.
Le possibilità offerte da Internet sono pressoché infinite; l’unico limite, mi viene da pensare, è quello della propria inventiva. Se siete autori in cerca di visibilità, sappiate che sfruttare gli strumenti della Rete è facile e divertente. E il ritorno, in un modo o nell’altro, è garantito.