Una storia personale e familiare che si intreccia strettamente e continuamente alle vicende del XX secolo, dal colonialismo italiano in Libia alla II Guerra Mondiale, dal Concilio Vaticano II al Sessantotto: questa la cifra del libro autobiografico di Roberto Tufariello Come le stelle del cielo (Giraldi, 2012), con prefazione di don Giovanni Nicolini.
Il libro parte dagli undici anni trascorsi dal padre di Tufariello nella colonia italiana in Libia, per poi descrivere la sua lunga prigionia di guerra tra Nord Africa e Stati Uniti. L’infanzia dell’autore nella Bologna degli anni ’50 incrocia il Cardinale Giacomo Lercaro e il suo Vescovo Ausiliare Luigi Bettazzi, suo insegnante di Filosofia al Seminario negli anni del fermento conciliare, e successivamente Mons. Enelio Franzoni, Cappellano Militare sul fronte del Don in Russia e Medaglia d’oro al valor militare, Parroco di S. Maria delle Grazie a Bologna dal 1967 al 1988.
Nella seconda parte del libro, le note informative di Adriana Errico, frutto di una ricerca storica durata quasi un anno, ripercorrono le vicende della colonia libica e dell’esercito italiano sui vari fronti nel secondo conflitto mondiale, precisando la connessione tra la storia familiare dei Tufariello e gli eventi del Novecento di cui sono stati attenti e partecipi spettatori.
Roberto Tufariello, nato a Cagliari nel 1940 da famiglia pugliese, vive a Bologna dal 1945. Laureato in Lettere Moderne, in Psicologia e licenziato in Teologia, ha lavorato come docente di italiano e storia nelle scuole superiori e in corsi serali per lavoratori. Ha pubblicato con la moglie Annamaria Ramoscelli il libro di viaggio Girovagando in America Latina (Giraldi, 2010).
Monsignor Luigi Bettazzi, Vescovo ausiliare del Cardinal Lercaro a Bologna dal 1963 al 1966 e poi Vescovo di Ivrea fino al 1999, è uno dei sei testimoni viventi di tre delle quattro sessioni del Concilio Vaticano II, entro cui fu protagonista della maggioranza “progressista”. Nel 1976 promosse e anticipò con la “Lettera a Berlinguer” il dialogo tra cattolici e laici. Si è contraddistinto per un particolare impegno a favore della pace, come Presidente italiano e poi internazionale di Pax Christi dal 1968 al 1985, e per la vicinanza al mondo del lavoro.