Oltre a voler attribuire ai racconti bukowskiani un ruolo centrale nella cultura mondiale del Novecento, è mio obiettivo tentar di smantellare l’insostenibile teorema storiografico secondo cui nella narrazione di costui non sarebbe vivo nessun interesse etico; codificata in asserti di immoralità o amoralità, un’accusa di an-eticità verso l’autore californiano (d’adozione) è divenuta refrain costante della letteratura secondaria meno accorta, sino a condurre, con rare eccezioni, ad una minuziosa rimozione della dimensione etica nell’attività di ricostruzione delle tematiche bukowskiane. Pur nella direzione di un deciso rifiuto delle norme sociali (anomia) e delle istituzioni statali (anarchia), il discorso bukowskiano rimane etico; benché sia considerato a volte morale, altre immorale, altre ancora – non a torto- amorale, il suo discorrere non si mostra mai an-etico, continuando a riflettere sul senso della moralità e delle istituzioni umane.
Nichilismo e sogno americano
Riassunto dal non-valore del nichilismo esistenzialista, l’amoralismo del discorso bukowskiano, basato su un eversivo/evasivo rifiuto nei confronti di norme morali tradizionali e istituzioni statali, nasce come reazione silenziosa contro dominanza e vessazioni dei modelli sociali dominanti sull’americano medio, sintetizzati dai valori dell’american dream. Dall’assioma di non-valore del nichilismo esistenzialista di Bukowski deriva l’ulteriore anti-teorema della non riducibilità di costui alle modalità critico-normative della contro-cultura beat / beatnik; sebbene nella dottrina moderna si manifesti una tendenza comune a diverse correnti critiche a includere i testi bukowskiani nel solco della tradizione della contro-cultura beat di Ginsberg, Kerouac, Burroughs, Corso, Mailer, è necessario – sulla scia dell’utile distinzione analitica introdotta dall’eccellente americanista Fernanda Pivano- non dimenticare i tratti di differenza tra Bukowski e tradizione beat, smorzandone i caratteri di affinità e contatto.
Intimismo e minimalismo
Howard Sounes ritiene «a dispetto della sua aria minacciosa, (Bukowski) era patologicamente timido e odiava se stesso per aver portato il suo culo nella città culla degli scrittori della beat generation, gruppo che non gli piaceva e da cui si sentiva distante», nella coscienza – comune a F. Pivano- che l’attitudine normativa dell’etica beat non si adattasse alle modalità narrative dell’autore statunitense; in merito alla controversa collocazione del nostro autore nell’orizzonte della cultura americana in direzione della normatività beat o della autoriflessività intimistica dei narratori confessionals à la Jong, è onere dello studioso mediare tra conclusioni duvaliane («resta una grande differenza tra Kerouac, i Beat e Bukowski […]» sulla distanza di Bukowski dai beats, osservazioni harrisoniane sulla derivazione di costui da beats e confessionals, e intuizioni concrete – inedite in seno alla dottrina moderna- sull’affinità tra il nostro autore e il minimalism di Carver, Beattie e Robinson.
Tra contro-cultura beat e contro-cultura punk
Lontano dalla volontà di costruire mondi nuovi – come i beats– Bukowski, nella sua smania no future di smantellamento della dimensione normativa della contro-cultura beat / beatnik, si avvicina al nuovo realismo dei minimalisti – come R.Carver (The Cathedral, 1983), A.Beattie (Chilly Scenes of Winter, 1976), o M.Robinson (Oh!, 1981) – secondo uno stile diretto hemingwayiano, caratterizzato da una descrizione distaccata delle miserie dell’uomo e del mondo, schiacciati da decadenza economica, assenza di lavoro e crisi dei valori. Nel suo riconoscimento d’una basilare distinzione tra ideal justice e real justice, nella sua definizione di “norma morale” come decisione costitutiva idonea allo smarcamento della volontà individuale dal sostrato delle convenzioni sociali, nella sua diffidenza verso un’idea di validità universale delle norme morali, nel suo relativismo contestualista, nella sua weltanschauung simil-stirneriana, nella sua concezione anti-collettivistica del vivere civile, nel suo rifiuto di sfruttamento e controllo, nella sua ribellione all’autorità, nella sua definizione di “dominanza” come sostituzione nella decisione individuale, nella sua critica alla democrazia, nel suo nichilismo esistenzialista, il nostro autore introduce un serio e minuzioso meta-discorso morale, notevole, e innovativo. Bukowski – come Kerouac, Burroughs, Corso, Carver, McInerney ed Easton Ellis- assume ruolo centrale nell’arcobaleno culturale della letteratura moderna americana; costui è, inoltre, obiettivo d’interesse etico, nei sui aneliti nichilistici alla libertà; costui, infine, è voce autonoma, e innovativa, tra contro-cultura beat e contro-cultura punk, destinata a rintanarsi nell’introversione di una società condannata alla cultura di massa, all’angoscia, alla tossicomania, nel rifiuto della scelta smisuratamente “estroversa” dell’arte antecedente. [tw-toggle title=”Tutti i libri di Charles Bukowski in italiano”]
- Romanzi
– Post Office
(1971) Guanda 1999, TEADUE su licenza Guanda 2001 ISBN 88-502-0001-3
– Factotum (1975) SugarCo 1975, TEADUE su licenza Guanda 1999 ISBN 88-7818-610-4
– Donne (Women, 1978) SugarCo 1980, Guanda 1995, TEADUE su licenza Guanda 1998 ISBN 88-7818-468-3
– Panino al prosciutto (Ham on Rye, 1982) Guanda 2000, TEADUE su licenza Guanda 2002 ISBN 88-502-0207-5
– Hollywood, Hollywood! (Hollywood, 1989) Feltrinelli 1990 ISBN 88-07-81193-6
– Pulp. Una storia del XX secolo (Pulp, 1994) Feltrinelli 1995 ISBN 88-07-81364-5
- Raccolte di racconti
– Taccuino di un vecchio porco
(Notes of a Dirty Old Man, 1969) Feltrinelli 1980, pubblicato anche come
– Taccuino di un vecchio sporcaccione, Guanda 1999 ISBN 88-8246-198-X – Storie di ordinaria follia (parte di Erections, Ejaculations, Exhibitions and General Tales of Ordinary Madness, 1972) Feltrinelli 1975 ISBN 88-07-80816-1
– Compagno di sbronze (parte di Erections, Ejaculations, Exhibitions and General Tales of Ordinary Madness, 1972) Feltrinelli 1979 ISBN 88-07-80978-8
– Svastica (racconto singolo non presente nelle edizioni italiane di Storie di ordinaria follia e Compagno di sbronze) (tratto da Erections, Ejaculations, Exhibitions and General Tales of Ordinary Madness, 1972) Millelire Stampa Alternativa 1994 ISBN 88-7226-209-7
– A sud di nessun nord (South of No North,1973) SugarCo 1973, pubblicato anche come Storie di una vita sepolta – Musica per organi caldi (Hot Water Music,1983) Feltrinelli 1985 ISBN 88-07-80992-3
– Niente canzoni d’amore (Septuagenarian Stew: Stories and Poems, 1990) TEADUE su licenza Guanda 2004 ISBN 88-502-0548-1
– Confessioni di un codardo (Confession of a Coward, 1995) Guanda 1997, TEADUE su licenza Guanda 2000 ISBN 88-7818-715-1
– Azzeccare i cavalli vincenti (Portions from a wine-stained notebook, 2008) Feltrinelli 2009 ISBN 978-88-07-88017-9 – Scrivo poesie solo per portarmi a letto le ragazze (Absence of the hero, 2010) Feltrinelli 2012 ISBN 978-88-07-01891-6
- Raccolte di poesie
– L’amore è un cane che viene dall’inferno
(Love is a Dog from Hell, 1977) SugarCo 1978, Guanda 2003
– Poesie (1955-1973) (raccolta di 83 poesie tratte da It Catches My Heart in Its Hand (1963), Crucifix in a Deathhand (1965), At Terror Street and Agony Way (1968), Days Run Away Like Wild Horses Over the Hills (1969), Mockingbird, Wish Me Luck (1972) e Burning in Water Drowning in Flame: Selected Poems 1955-1973 (1974) a cura di Vincenzo Mantovani), Mondadori 1979
– 23 Poesie (raccolta di 23 poesie a cura di Vincenzo Mantovani tutte già pubblicate e tradotte nella precedente raccolta “Poesie (1955-1973)”), Mondadori 1996
– Los Angeles 462-0614. Poesie. Introduzione di Giorgio Mariani; postfazione di Alex MacQuarrie. (raccolta di poesie tratte da “Love is a dog from hell”) – Roma: Savelli, 1982.
– Tutto il giorno alle corse dei cavalli e tutta la notte alla macchina da scrivere (You Get So Alone at Times That It Just Makes Sense, 1986) Minimum fax 1999
– Notte imbecille (prima parte di The roominghouse madrigals: early selected poems 1946-1966, 1988) SugarCo Edizioni 1993
– Non c’è niente da ridere (seconda di The roominghouse madrigals: early selected poems 1946-1966, 1988) SugarCo Edizioni 1996
– Nato per rubare rose (terza parte di The roominghouse madrigals: early selected poems 1946-1966, 1988) SugarCo Edizioni 1997
– Le poesie dell’ultima notte della Terra (Last Night of the Earth Poems, 1992), Minimum Fax 2004, cofanetto che raccoglie quattro volumi:
– Si prega di allegare 10 dollari per ogni poesia inviata, Minimum fax 2000
– Evita lo specchio e non guardare quando tiri la catena, Minimum fax 2002
– Seduto sul bordo del letto mi finisco una birra nel buio, Minimum fax 2002
– Spegni la luce e aspetta, Minimum fax 2003
– Le ragazze che seguivamo (poesie tratte da “Betting on the Muse: Poems & Stories”, 1996) Guanda 2001
– Quando eravamo giovani. Poesie (prima parte di “Bone Palace Ballet”, 1997) Feltrinelli 1999
– La canzone dei folli. Poesie II (seconda parte di “Bone Palace Ballet”, 1997) Feltrinelli 2000
– Il grande. Poesie III (terza parte di “Bone Palace Ballet”, 1997) Feltrinelli 2002
– Il primo bicchiere, come sempre, è il migliore (prima parte di “Open All Night”, 2000) Minimum fax 2006
– Santo cielo, perché porti la cravatta? (prima parte di “The night torn mad with footsteps”, 2001) Minimum Fax 2003
– Quando mi hai lasciato, mi hai lasciato tre mutande (seconda parte di “The night torn mad with footsteps”, 2001) Minimum Fax 2004
– I Cavalli non scommettono sugli uomini (e neanche io) (terza parte di “The night torn mad with footsteps”, 2001) Minimum Fax 2004
– Sotto un sole di sigarette e cetrioli (quarta parte di “The night torn mad with footsteps”, 2001) Minimum Fax 2005
– E così vorresti fare lo scrittore? (prima parte di “Sifting through the Madness for the Word, the Line, the Way” che contiene componimenti tutti postumi 2003) Guanda 2007
– Una notte niente male (seconda parte di “Sifting through the Madness for the Word, the Line, the Way”, 2003) Guanda 2008
– Cena a sbaffo (terza parte di “Sifting through the Madness for the Word, the Line, the Way”, 2003) Guanda 2009
– Tutti gli anni buttati via (raccolta di “It catches my heart in its hands (Poems 1955-1963)”, 1963 e – “Crucifix in a deathland (Poems 1963-1965)”, 1965) Guanda 2010
– So benissimo quanto ho peccato (raccolta di “At terror street and agony way” 1968 e “Burning in water drowning in flame” 1974) Guanda 2011
– Ehi, Kafka! (raccolta di poesie tratte da “The flash of lighting behind the mountain”) Guanda 2012 – Il crimine paga sempre (raccolta di poesie tratte da “The flash of lighting behind the mountain”) Guanda 2013
– Ce l’hanno tutti con me (raccolta di poesie tratte da “The flash of lighting behind the mountain”) Guanda 2013
– Una torrida giornata d’agosto (raccolta di poesie tratte da”The Continual Condition”) Guanda 2014 [/tw-toggle]