Francesco Bucci
affronta lo “strano caso” di Umberto Galimberti e lo fa dando alle stampe (grazie a Coniglio Editore) un volume molto interessante: Umberto Galimberti e la mistificazione intellettuale. La tematica del plagio (soprattutto nell’epoca di Internet) resta un nodo irrisolto su cui è bene tornare. La semplicità del meccanismo del “copia e incolla” è una tentazione a cui è difficile resistere, ma il caso di Galimberti è così singolare da risultare avvincente sotto molti punti di vista. Cediamo anche noi alla tentazione riportando di seguito riportiamo uno stralcio dell’introduzione del libro.
«Gli scritti di Umberto Galimberti celano un segreto, che questo libro svelerà. Galimberti sapeva da sempre, ne sono convinto, che ciò prima o poi sarebbe accaduto. Anzi, rendendo il segreto nel corso del tempo sempre meno nascosto, lasciandolo sempre più intravedere, quasi mostrandolo, fornisce l’impressione di aver addirittura voluto creare le condizioni per la sua scoperta. Come se volesse liberarsene. Eppure il segreto resiste da oltre trent’anni. […]
Tutti i libri di U.G. (salvo ovviamente il primo) contengono, in misura diversa, una molteplicità di brani, anche molto lunghi (talvolta perfino interi capitoli), già contenuti in suoi precedenti libri, senza che i lettori ne siano resi edotti. I brani, infatti, non sono virgolettati e di essi non sono indicate le provenienze: sono spacciati così, di fatto, come testi originali. I brani sono spesso estrapolati e interpolati più volte: lo stesso brano transita cioè più volte da un libro all’altro nel corso del tempo».
Francesco Bucci
Umberto Galimberti e la mistificazione intellettuale
Coniglio Editore
288 pp, 14,50 euro