I lavoratori Agile – Omega (ex Eutelia) hanno ottenuto una prima importante vittoria. Il 23 dicembre 2009 il Tribunale ordinario di Roma, sezione fallimentare, ha disposto il sequestro dell’intera azienda e la nomina di tre custodi giudiziari. I dipendenti sono ricorsi alla magistratura per ottenere, attraverso lo stato di insolvenza, l’amministrazione controllata. Questa prima sentenza, però, consiste solo in un sequestro cautelativo. Il 17 febbraio 2010 ci sarà la seconda udienza. Se l’azienda sarà ritenuta insolvente, dovrebbe arrivare l’amministrazione controllata. Attraverso questo strumento, il legislatore ha previsto (Decreto Legislativo 8 luglio 1999, n. 270) la possibilità di “conservare il patrimonio produttivo, mediante prosecuzione, riattivazione o riconversione delle attività imprenditoriali”. Ai lavoratori, questa sembra l’unica strada percorribile.
La dirigenza Agile – Omega, non ha mai mostrato nessuna capacità (o volontà?) imprenditoriale. Dopo aver acquistato da Eutelia non ha pagato né gli stipendi (ormai siamo a cinque mensilità più la tredicesima), né i fornitori. Si è disinteressata del mantenimento delle commesse in essere e non ha cercato di acquisirne di nuove. Ha annunciato 1192 esuberi su 1880 dipendenti. I contratti ancora esistenti sono onorati grazie alla caparbietà dei lavoratori. Che continuano a svolgere la loro attività nonostante siano senza stipendio.
Quest’ostinata e ammirevole difesa del proprio lavoro rischia di essere vanificata dall’inspiegabile comportamento di alcune Amministrazioni Pubbliche. Benché, direttamente invitate dal Governo (attraverso una nota della Presidenza del Consiglio ) a “rispettare e conservare le commesse in corso con il gruppo”, Camera dei Deputati, RAI e, prima, Comune di Roma (tanto per citarne alcune) hanno rescisso i contratti con Agile – Omega. I lavoratori, così, sono stati traditi anche da coloro che, dedicandogli abnegazione e professionalità, credevano al loro fianco.
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4 commenti
Bravo Marco, ottime parole, speriamo che tutto si avvera.
Un bell’articolo,in poche righe la situazione di un’azienda allo sbando.
Angelo
Bravo Marco.
Ottimo articolo, mette bene in risalto la situazione di una azienda spolpata.
Il governo dovrebbe oltre che dire anche fare qualcosa di concreto per i lavoratori senza stipendio.
Claudio