Sono peggiorate le condizioni di vita delle famiglie italiane, e già a fine 2007, prima dell’impatto della crisi. Lo rivela l’Istat con i dati dell’indagine campionaria annuale “Reddito e condizioni di vita”, parte di un più vasto progetto, deliberato dal Parlamento Europeo e coordinato da Eurostat, che ha lo scopo di produrre e divulgare statistiche armonizzate sulle condizioni economiche e la qualità della vita dei cittadini europei (EU SILC – European Union Statistics on Income and Living Conditions).
Si tratta di una ricerca che ha rivelato come le famiglie italiane abbiano difficoltà nel procurarsi persino il cibo, le medicine, e gli abiti. Soffrono di più gli anziani soli, soprattutto le donne; le famiglie con un solo genitore, in particolare se si tratta di donne separate o vedove; e più di tutti i nuclei familiari con tre e più figli.
L’indagine è stata effettuata su un campione di 20.982 famiglie (52.772 individui), rappresentativo della popolazione residente in Italia. Le domande hanno riguardato i redditi percepiti nel 2006 e le condizioni di vita nel 2007, ossia al momento dell’intervista (occupazione, difficoltà economiche, spese per la casa – leggi il testo integrale).
“A fine 2007, rispetto a dodici mesi prima, è salito dal 4,2 al 5,3% la quota di famiglie che ha dichiarato di non aver avuto i soldi per il cibo almeno una volta nel corso dell’anno”.Si legge sulla notizia battuta dall’Ansa: “Salgono dal 10,4 al 10,7% le famiglie che non riescono a riscaldare adeguatamente la casa, dal 10,4 all’11,1% quelle che hanno vissuto “momenti con insufficienti risorse” per le spese mediche, dal 16,8 al 16,9% quelle in difficoltà per l’acquisto di abiti necessari. E’ in calo solo la quota di famiglie che sono state in arretrato nel pagamento delle bollette, che scende dal 9,3 all’8,8%. Così, il 15,4% delle famiglie (in aumento dal 14,6% del 2006) ha dichiarato di arrivare con molta difficoltà alla fine del mese. Ed il 32,9% ritiene di non essere in grado di far fronte ad una spesa imprevista di 700 euro.”
Si tratta di un fenomeno europeo, di cui l’Italia rappresenta una pericolosa avanguardia. La situazione italiana si sta degradando di anno in anno, molte associazioni, tra cui la Caritas, lo denuncia da mesi: salari troppo bassi, stato troppo assente. La crisi non può che peggiorare questa situazione se non vengono prese misure politiche ed economiche forti ed incisive.